SANT’ONOFRIO: IL RICORDO DEL DIRETTORE DEL LABORATORIO DELL’ASP SALVATORE DINATOLO VENUTO A MANCARE NEI GIORNI SCORSI
Il ricordo del direttore del laboratorio dell’Asp Dinatolo venuto a mancare nei giorni scorsi
QUANDO LA MEDICINA È AL SERVIZIO DEL PROSSIMO
L’impegno sanitario e sociale nelle parole di colleghi, utenti e comunità parrocchiale Un medico, ma prima di tutto un uomo dalla grande sensibilità. Chi varcava la porta del laboratorio ex Inam lo capiva subito, trovando il suo sorriso e la sua mano. Lui lo dirigeva, ma era sempre in ascolto dei pazienti come dei suoi colleghi.

Dott. Salvatore Dinatolo
Un laboratorio che con poca strumentazione è stato sempre un fiore all’occhiello della sanità vibonese ma che nonostante questo ha spesso rischiato di dover chiudere, perché a volte professionalità e umanità non bastano in terra vibonese. Lui ora non c’è più e in un clima di L’impegno sanitario e sociale nelle parole di colleghi, utenti e comunità parrocchiale grande partecipazione emotiva la comunità di Sant’Onofrio e la comunità medica hanno dato l’ultimo saluto al dottore Salvatore Dinatolo, prematuramente scomparso a causa di una prolungata malattia che ne ha minato la tempra fisica fino al triste epilogo finale. E così, nel pomeriggio di domenica, sono stati davvero numerosi i colleghi, i pazienti, gli amici che, nella chiesa S. Maria delle Grazie di Sant’Onofrio, si sono voluti stringere alla famiglia in occasione della celebrazione eucaristica officiata dai sacerdoti don Maurizio Raniti, mons. Giuseppe Fiorillo e don Franco Fragalà.
Unanime l’affetto e la riconoscenza nei confronti di un «professionista esemplare», per lungo tempo diretto re del laboratorio analisi ex Inam e medico presso il complesso penitenziario di Vibo, ma «anche uomo di fede e valori profondi». Una «anima gentile», come lo hanno definito i colleghi di lavoro, in ciò riscontrando la piena condivisione dei tantissimi pazienti che quotidianamente si recavano per prelievi e cure presso il laboratorio analisi e che ora ne ricordano la «grande signorilità e umanità», mai disgiunte da «disponibilità e spirito di servizio» nei confronti di ogni tipo di esigenza manifestata dagli utenti.
Anche nel campo della promozione sociale e culturale della propria comunità il dottore Dinatolo è stato protagonista assoluto. A ricordarlo, non senza un filo di commozione, l’amico fraterno don Raniti che ne ha evidenziato la «generosità e l’umiltà», la capacità di «porsi sempre e comunque in maniera incondizionata al
servizio degli altri «. A dimostrazione di ciò le «numerose iniziative promosse nel tempo dall’Oratorio con il contributo determinante di Salvatore: i campi scuola, il Cantabimbo, il Concilio dei Giovani»
(Raffaele Lopreiato – Gazzetta del sud12.09.2023)