SANT’ONOFRIO: SULL’ECODISTRETTO LA PAROLA AL CONSIGLIO COMUNALE
(SANT‘ONOFRIO) Alla fine l’“ora X”, auspicata dalla stragrande maggioranza dei cittadini di Sant’Onofrio e dell’intero comprensorio, sembra essere arrivata.
E così la giornata di domani potrebbe segnare lo spartiacque, il punto di non ritorno, per la paventata realizzazione dell’Ecodistretto con annessa discarica, una vicenda che ormai da quasi cinque anni sta monopolizzando il dibattito amministrativo e politico dell’intera provincia di Vibo Valentia.
A mettere tutto nero su bianco, in quella che potrebbe essere la pietra tombale per la realizzazione dell’impianto dove dovrebbero confluire quotidianamente i rifiuti indifferenziati dei cinquanta comuni della provincia, il presidente del consiglio Giuseppe Alibrandi con la convocazione di un consiglio comunale che, a ragione, si può ipotizzare rimarrà nella storia amministrativa di Sant’Onofrio.
All’ordine del giorno è infatti previsto un solo punto in discussione che, prevedibilmente, vedrà impegnati su fronti diametralmente opposti il gruppo di maggioranza “Coraggio Sant’Onofrio” ed il gruppo di minoranza “Tre Spighe”.
Oggetto del contendere: la revoca della disponibilità del territorio comunale per la realizzazione dell’impianto in questione e dell’annessa discarica di servizio.
Nette le posizioni in campo, come peraltro dimostra la cronistoria di questo travagliato quinquennio.
Che si apre con la candidatura a sorpresa, in sede di assemblea dei sindaci dell’Ato n. 4, avanzata dall’allora sindaco ed oggi capogruppo di opposizione Onofrio Maragò, per realizzare l’ecodistretto in località “Badioti” di Sant‘Onofrio.
E si chiude con l’impegno solenne assunto dal neo sindaco Antonino Pezzo nella campagna elettorale da poco conclusa, di fatto un vero e proprio referendum “pro o contro la discarica”, a “promuovere qualunque azione amministrativa si renderà necessaria pur di bloccare la realizzazione di questo ecomostro”.
Nel mezzo, le tante iniziative di sensibilizzazione promosse da un Comitato “NO Discarica” forte del sostegno di oltre mille cittadini firmatari e che nel tempo ha saputo cambiare pelle dimostrando capacità di raccogliere e portare a sintesi le istanze contrarie alla realizzazione dell’ecodistretto provenienti non dalla sola Sant’Onofrio, ma da tutti i comuni del comprensorio.
Su queste posizioni ben definite ci si avvicina al “redde rationem” del consiglio comunale.
Le cui determinazioni avranno, è facile prevederlo, sicura ed immediata ricaduta sul percorso intrapreso dall’Ato della provincia vibonese e di cui lo stesso organismo, con in testa il sindaco della città capoluogo Maria Limardo che lo presiede, non potrà non tenerne conto.
In effetti appare difficile pensare che, alla luce della notizia di revoca della disponibilità delle aree precedentemente individuate, che presumibilmente arriverà da Sant’Onofrio al termine dei lavori del civico consesso di domani sera, tutto rimarrà invariato.
A partire dalle prevedibili ripercussioni sul bando, pubblicato da Invitalia per conto dell’Ato sulla Gazzetta Ufficiale e la cui scadenza è prevista per il prossimo 12 dicembre 2021, con il quale si sarebbe dovuto procedere all’“Affidamento della progettazione per la realizzazione di una piattaforma di recupero dei rifiuti urbani con produzione di biometano e di una discarica di servizio”.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud)