ECODISTRETTO: DOPO IL VIA LIBERA DELL’ATO, INVITALIA APRE LE PROCEDURE PER PREDISPORRE GLI ELABORATI
(SANT‘ONOFRIO) La notizia che la stragrande maggioranza dei cittadini non avrebbe mai voluto ricevere è, purtroppo, arrivata.
La paventata realizzazione a Sant’Onofrio dell’ecodistretto con annessa discarica di servizio dove confluiranno i rifiuti indifferenziati di tutti i cinquanta comuni della provincia di Vibo Valentia compie un poderoso balzo in avanti.

località vajoti
E così i timori espressi nella seduta inaugurale del consiglio comunale dal neo sindaco Antonino Pezzo, da sempre dichiaratamente contrario all’ecodistretto, assumono concretezza sotto forma di un bando di appalto pubblicato da Invitalia spa sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 15 novembre.
Il bando in questione prevede, per un impegno complessivo di ben due milioni e mezzo di euro, l’affidamento dei lavori per la realizzazione di una piattaforma di recupero dei rifiuti urbani con produzione di bio metano e di una discarica di servizio su commissione dell’Ato di Vibo Valentia.
Ufficialmente non viene fatta specifica menzione del sito di località Badioti di Sant’Onofrio quale luogo deputato alla realizzazione dell’opera.
Appare altresì apparentemente incoprensibile la clausola contrattuale secondo la quale i partecipanti alla gara d’appalto dovranno praticamente concorrere a “scatola chiusa” in quanto non sarà loro consentito di visitare i luoghi” dove l’impianto con annessa discarica verrà realizzato.

comitato No discarica
Ma tant’è, il termine ultimo per la presentazione delle offerte scadrà il 12 dicembre 2021.
La vicenda relativa all’individuazione del sito dove realizzare l’impianto per il recupero dei rifiuti indifferenziati che quotidianamente arriveranno da tutti i comuni della provincia e per lo smaltimento nell’annessa discarica di quelli irrecuperabili, ha di fatto caratterizzato l’intero mandato della precedente amministrazione comunale a guida “Tre Spighe”.
Che con una netta “inversione a U” rispetto alle inclinazioni ambientaliste che avevano caratterizzato lo stesso gruppo dirigente della sinistra locale quando si era trattato di respingere il tentativo di realizzare una discarica di “rifiuti pericolosi” sempre in località Badioti, con determinazione ha sostenuto in questi anni la validità del progetto portando ad esempio i positivi risultati ottenuti da impianti simili realizzati nel Nord Europa.
D’altronde, fu proprio l’allora sindaco Onofrio Maragò a formalizzare, nel corso di un’assemblea dei sindaci aderenti all’Ato, la disponibilità a realizzare a Sant’Onofrio l’impianto in questione.
Un comportamento, questo, subito contestato dai gruppi consiliari di opposizione che lamentavano il mancato coinvolgimento preventivo del consiglio comunale nell’assunzione di una decisione così vincolante per l’intero territorio di riferimento.
A nulla, inoltre, erano valse le richieste di coinvolgimento diretto dei cittadini nel processo decisionale, avanzate dal Comitato “NO Discarica” che nel frattempo si era costituito e che, forte delle centinaia di adesioni raccolte, arrivava a proporre al sindaco lo svolgimento di un referendum popolare.
Altrettanto netta in questi anni la contrarietà dei sindaci Massimo Trimmeliti (Filogaso) e Salvatore Solano (Stefanaconi) all’ipotesi di realizzare l’impianto in località Badioti, considerata l’altissima valenza naturalistica del sito per l’intero comprensorio.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud )