
Tra le prime iniziative che l’associazione intende promuovere – ai fini di una compiuta analisi del caso che tanto fa ancora discutere politica e cittadinanza – sarà la richiesta di accesso agli atti all’Ato n. 4 di Vibo e al Comune di Sant’Onofrio. Documentazione che verrà poi illustrata nel corso di un’iniziativa pubblica che si svolgerà nelle prossime settimane, verosimilmente a Filogaso, vale a dire nel comune più prossimo in linea d’aria alla località individuata per la realizzazione del sito di trattamento dei rifiuti e della discarica di servizio.
Forte delle oltre 1000 firme già raccolte dal precedente nucleo del comitato e fiduciosa nel contributo di quanti vorranno aderire alla protesta, la nuova realtà – della cui costituzione è stato informato anche il prefetto di Vibo Francesco Zito – si farà promotrice di una proposta per l’utilizzo dei fondi destinati all’Eco distretto vibonese per il potenziamento degli impianti dove già vengono conferiti i rifiuti prodotti dai comuni della provincia, in un’ottica di efficientamento del sistema di smaltimento e di salvaguardia del territorio.
Determinato più che mai il presidente del Comitato No discarica Mariangela Lopreiato: «Ho l’onore e il piacere di rappresentare la volontà di numerosi cittadini – ha detto a Il Vibonese – che con forza e decisione si oppongono alla realizzazione dell’Eco distretto con annessa discarica di servizio in località Palombara. Il nostro “No” è mosso da serie preoccupazioni di carattere ambientale e di tutela della salute di tutti i cittadini. Sappiamo bene quali sono i rischi che deriverebbero dalla realizzazione di una discarica in un sito non idoneo, con evidenti vincoli di carattere geologico e infrastrutturale e chiediamo piuttosto che venga effettuata la bonifica di discariche già presenti sul territorio in questione. Oltre a ciò – aggiunge -, il nostro impegno sarà indirizzato a fornire idee alternative per lo smaltimento cosciente ed economicamente sostenibile dei rifiuti prodotti nella nostra provincia. Porteremo avanti questa battaglia uniti e organizzeremo una serie di eventi per informare la popolazione in merito ai motivi del nostro “No”».
Da il vibonese