SANT’ONOFRIO: DISCARICA NUOVO SOPRALLUOGO IL GRUPPO D’OPPOSIZIONE RINASCITA CHIEDE SPIEGAZIONI
(SANT‘ONOFRIO) Continua la “crociata”, ormai da tempo condotta pressochè in solitaria, del gruppo consiliare “Rinascita” contro la paventata realizzazione dell’ecodistretto in località “Badioti”.
Il tutto mentre il sindaco Onofrio Maragò tiene fermo il punto confermando anche nel corso dell’ultimo incontro svoltosi presso il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria la disponibilità ad accogliere l’impianto con annessa discarica dove dovrebbero confluire i rifiuti dei cinquanta comuni della provincia vibonese.
Un atteggiamento che a detta dei consiglieri Salvatore Bulzomì e Pino Arcella stride con il “silenzio sfacciato” del primo cittadino accusato di “voler alzare una cortina sulla questione” così calpestando il “diritto di sapere della comunità santonofrese”.

località vajoti
Da qui la necessità di riproporre una sfilza di incalzanti quesiti al sindaco, con l’auspicio che l’amministrazione da lui guidata “organizzi una manifestazione contro se stessa per richiamarla al dovere dell’informazione e della trasparenza”.
I due consiglieri d’opposizione iniziano col chiedere a Maragò se risponde al vero la notizia di un “nuovo sopralluogo per verificare l’idoneità del sito, magari riproponendo altra promessa urbanistica-ambientale sopra le righe”.
Il riferimento è a giugno 2017 allorchè, a detta della minoranza, il sindaco “contravvenendo ad ogni buon senso ed osservanza del leggi” interveniva ad un sopralluogo tecnico “influenzandone la scelta con la promessa che detta area nel corso della redazione del Psc verrà inserita tra le aree industriali”.

Il gruppo consiliare “Rinascita per Sant’Onofrio”
Bulzomì e Arcella stigmatizzano la mancata indizione di un referendum popolare ed il non aver tenuto conto della “petizione di oltre novecento cittadini che hanno detto NO alla discarica”.
Per i due esponenti è grave non aver portato all’“esame del consiglio comunale la petizione entro i sessanta giorni dalla presentazione per come previsto dallo Statuto comunale” così come il non averla sottoposta all’attenzione di Ato e Regione Calabria.
Per gli esponenti del gruppo Rinascita alla base di questi comportamenti è chiaro il “disegno perseguito dal sindaco e dai suoi stetti collaboratori tutto imperniato a non trattare questo argomento” con l’obiettivo di “far passare l’idea così come era stata avanzata e cioè senza rispetto della dignità dei cittadini”.
(Raffaele Lopreiato)