SANT‘ONOFRIO: COMUNE IN “ROSSO” SI VA VERSO IL DISSESTO. ALLA DENUNCIA DEL SINDACO SEGUE LA REPLICA DI BULZOMI’.
(SANT‘ONOFRIO) E’ “allarme conti” per il comune di Sant’Onofrio.
A lanciarlo, il sindaco Onofrio Maragò con un video messaggio postato sui social nell’“approssimarsi della discussione del bilancio 2018, portato in approvazione con ritardo per le molte difficoltà” riscontrate.
Per il primo cittadino sono “aumentate esponenzialmente le problematiche legate alla viabilità, all’erogazione di acqua potabile ed alla fornitura di servizi socioassistenziali cui è impossibile dare riscontro senza risorse finanziarie”.
Secondo Maragò la situazione delle casse comunali è “assai critica” ed i “risparmi derivanti dalla riduzione della spesa per il personale non si sono tradotti in un miglioramento dei servizi erogati ai cittadini”.
Il sindaco ascrive le “debolezze e le criticità” alla vecchia amministrazione comunale ed a tale proposito rileva i circa centomila euro conteggiati nel bilancio di quest’anno alla voce “disavanzo anni precedenti” e l’“ingente somma di oltre 270mila euro riservata al fondo crediti di dubbia esigibilità a causa della ridotta riscossione dei tributi negli anni passati”.

Il Sindaco Onofrio Maragò
Ad “imbrigliare” ulteriormente il bilancio comunale la “rata del mutuo contratto nel 2014 per circa tre milioni di euro e con un milione e mezzo di interessi” ed i “pignoramenti di ingenti somme relative a fatture Enel non pagate negli anni 2012-2016”.
Da qui la considerazione finale di Maragò che arriva a prevedere finanche il “dissesto finanziario” nel caso in cui non dovessero registrarsi “interventi straordinari o un recupero nel pagamento dei tributi ”.
Le affermazioni del sindaco vengono decisamente stigmatizzate dal consigliere comunale di minoranza Salvatore Bulzomì.
Per il capogruppo di “Rinascita” il primo cittadino “dopo la batosta del 4 marzo emette un comunicato a dir poco stupefacente” affermando che l’ente “non può provvedere alle piccole spese dopo aver seminato il trionfo dei grandi risparmi ottenuti nei due anni trascorsi”.
Bulzomì parla di “raggiro inaudito e offensivo”.

Salvatore Bulzomì
A tal proposito evidenzia come il sindaco “accampa con orgoglio la collaborazione con gli uffici comunali a causa di una drastica riduzione del personale” ma “omette di affermare che le sei unità lavorative venute meno sono state costrette unilateralmente al pensionamento perché dichiarate eccedenti”.
Conseguenza di tutto ciò la cancellazione dalla pianta organica di “ben sei posti di lavoro che non potranno essere mai più coperti” nel mentre “si avviano coperture di posti per i quali viene preclusa la possibilità di partecipazione ai santonofresi”.
Il tutto secondo Bulzomì “dopo aver effettuato spese oltre ogni ragione e dimensione”.
Riguardo poi la situazione finanziaria complessiva il capogruppo di “Rinascita” definisce “risibili” le affermazioni del sindaco in quanto da un semplice controllo sul sito del Ministero dell’Interno si evince per il 2017 una “maggiore entrata di diciassettemila euro” rispetto all’anno precedente.
A ciò va aggiunto il “maggiore risparmio di migliaia e migliaia di euro per via dei sei lavoratori licenziati”.
Ed è proprio sulla “direzione in cui questo risparmio è stato utilizzato” che Bulzomì si interroga definendo l’amministrazione Maragò “non in grado di coltivare la virtù del risparmio”.
Un’amministrazione che a parere dell’esponente della minoranza trova invece il “tempo e la tracotanza per distribuire l’opuscolo del famigerato eco-distretto con annessa discarica”.
E che nel contempo “nulla fa per l’ex discarica definita dallo stesso sindaco bomba ecologica, per il depuratore a rischio caduta e per il Piano strutturale comunale sul quale pende un’interrogazione consiliare” presentata dello stesso Bulzomì.
(Raffaele Lopreiato)