MAIERATO: ASSEMBLEA PUBBLICA PER ILLUSTRARE IL PIANO D’EMERGENZA DELLA DMT PETROLI
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(MAIERATO) Si è svolta nella serata di ieri presso la sala consiliare del comune di Maierato l’assemblea pubblica per la consultazione della popolazione in merito al piano di emergenza esterna del sito che ospita la “DMT Petroli”.
Organizzata dal sindaco Danilo Silvaggio, la manifestazione ha registrato la partecipazione di numerosi cittadini e di autorità militari e civili tra cui il sindaco di Pizzo Gianluca Callipo.
Ubicata nella zona industriale di Maierato, proprio sul confine con il comune di Pizzo ed in un’area dove insistono diverse attività produttive e ben due parchi commerciali, l’azienda con i suoi depositi di derivati petroliferi “risponde comunque a tutti gli standard di sicurezza previsti dalla normativa ed è soggetta a periodici controlli di verifica da parte dei vigili del fuoco”.

(Tafaro, Longo, Silvaggio, Micucci)
A rimarcarlo il prefetto della provincia di Vibo Valentia Guido Longo che, nel suo intervento, ha sgomberato il campo dai “facili allarmismi” evidenziando come l’iniziativa è un “atto dovuto nei confronti dei cittadini che sulla base di quanto disposto dalla legge devono essere coinvolti prima dell’adozione finale del piano”.
“A rendere ancora più remota la possibilità di rischi concreti per la popolazione – ha sottolineato il prefetto – la presenza di serbatoi interrati molto meno pericolosi di quelli a cielo aperto dello stabilimento Eni di Vibo Marina”.
“Cionondimeno – ha poi concluso il prefetto – è necessario che i cittadini prendano coscienza della particolarità di questo impianto e sappiano come comportarsi attraverso i piani di evacuazione dell’area consegnati al sindaco”.
Il comandante provinciale dei vigili del fuoco Salvatore Tafaro dopo aver ribadito che il “piano di emergenza riguarda non già l’attività di prevenzione, di esclusiva competenza dell’azienda, ma la fase successiva al verificarsi di un incidente” si è soffermato in particolare sulle caratteristiche di sicurezza dei serbatoi di Gpl presenti nel sito.
“Si tratta di due serbatoi – ha specificato il comandante dei vigili del
fuoco – per complessive settanta tonnellate di carburante che concorrono a definire l’impianto a rischio di incidente rilevante seppur di soglia inferiore”.

Anche Tafaro ha inteso rassicurare i cittadini sulla reale pericolosità dell’impianto parlando di “scenari incidentali trascurabili” ed evidenziando in particolare come nella fase di primo intervento è prevista la “messa in sicurezza del traffico veicolare attraverso l’attuazione di un piano di isolamento garantito dalle diverse forze di polizia”.
Sulle caratteristiche squisitamente tecniche del piano di emergenza esterna si è soffermato il dott. Micucci, tra i tecnici estensori del piano, che ha ricordato come nello stesso sia condensata un’”attività di studio protrattasi per oltre due anni e mezzo sotto il coordinamento della prefettura e con il coinvolgimento dei comuni interessati, Arpacal, Regione Calabria, forze di polizia e vigili del fuoco”.
(Raffaele Lopreiato)