SANT’ONOFRIO: SI RINNOVA LA TRADIZIONE, DALLA “BOTTEGA” ALLA CAPPELLA DELL’OSPEDALE JAZZOLINO
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(SANT’ONOFRIO) Mani sapienti che plasmano materiali inerti come legno, cartone e ferro fino a trasformarli in forme vitali.
E’ questa da sempre la magia del presepe che Francesco, il Poverello di Assisi, per primo immaginò e realizzò tramandandola nei secoli fino a noi per riproporre il miracolo dell’Avvento.
Un evento di portata straordinaria che, annunciando la nascita di Gesù Salvatore, più di duemila anni fa sconvolse l’umanità nel nome dell’amore e della fraternità.
A questa storia ed a questi valori si ispira sin dalla sua costituzione originaria, circa un ventennio fa, la “Bottega del Presepe” di via Melissandra.
Un nome che sottende ad un gruppo sempre più ampio di amici che sotto la guida spirituale di don Maurizio Raniti si ritrovano anno dopo anno in concomitanza dell’autunno per dare inizio ad una nuova “mission””.

(Don Fortunato Figliano con alcuni dei componenti la “Bottega del Presepe” di Sant’Onofrio)
Realizzare a spese proprie un artistico presepe a tema che di volta in volta diventa testimonianza viva di un percorso condiviso di fede e solidarietà.
Avendo come destinazione finale luoghi e storie dall’alto valore simbolico.
E’ successo, nel tempo, con i presepi donati al Nuovo Complesso Penitenziario di Vibo Valentia, alla Parrocchia di Sant’Onofrio e con quelli che, tuttora, fanno bella mostra di sé a Roma presso la sede della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) e della Segreteria per la Comunicazione, il nuovo dicastero voluto da Papa Francesco.
E succede ancora, con la donazione nei giorni scorsi dell’ultimo lavoro alla Cappella dell’Ospedale Civile “Jazzolino” di Vibo Valentia.
Un luogo simbolo per eccellenza, dove il dolore fisico e morale delle persone deve necessariamente incrociarsi, nel nome della fede, con la speranza.
Uno scorcio suggestivo della città di un tempo sovrastata dal Castello Normanno Svevo e dalla Chiesa di Santa Ruba costituiscono lo sfondo della grotta che ospita la Natività in un insieme armonico di materiali e di colori che ha suscitato il pieno apprezzamento dei tanti cittadini che già hanno avuto modo di visitare il presepe.

(Particolare che raffigura San Giuseppe Moscati intento a visitare un bambino)
La solenne benedizione è stata impartita dal vescovo della diocesi mons. Luigi Renzo al termine della tradizionale celebrazione eucaristica di Natale alla presenza del management aziendale, del personale sanitario e dei pazienti.
Il plauso dell’azienda sanitaria per il “generoso gesto della comunità di Sant’Onofrio” è stato espresso dalla direttrice generale Angela Caligiuri.
Don Fortunato Figliano, cappellano dell’ospedale, si è invece soffermato sulla scena che raffigura San Giuseppe Moscati, patrono dei malati, poveri e bisognosi, intento a curare un bambino.
“Questo bambino – ha sottolineato don Figliano – simboleggia l’aspirazione dell’intera comunità vibonese ad avere il nuovo ospedale”.
Da qui l’auspicio finale che “presto il presepe possa essere ospitato nella nuova struttura”.
(Raffaele Lopreiato)