IL CIRCOLO DI STEFANACONI – SANT’ONOFRIO DI SINISTRA ITALIANA: “SULLA SCELTA DELL’ECODISTRETTO ERA OPPORTUNO UN REFERENDUM”
0
(SANT‘ONOFRIO) Il dibattito sulla localizzazione dell’ecodistretto per il recupero e lo smaltimento dei rifiuti dell’Ato n. 4 si arricchisce di una nuova voce.
A scendere ora in campo è Aurelio Raniti da poco eletto alla guida del circolo Stefanaconi-Sant’Onofrio di Sinistra Italiana.
Il neo coordinatore infatti, preso atto degli “allarmi ingiustificati dovuti alla totale disinformazione nella quale versa la cittadinanza”, si sofferma sull’“errore di metodo” commesso nell’individuazione del sito di località “Badioti” a Sant’Onofrio.

Aurelio Raniti coordinatore di Sinistra Italiana
Per l’esponente politico locale, infatti, presupposto essenziale della delicata scelta sarebbe stato “rendere edotta e partecipe la popolazione ricorrendo allo strumento referendario previsto dallo statuto comunale”.
“Una strada questa non più percorribile – prende atto Raniti – alla luce di quanto deliberato dalla conferenza dei sindaci che ottemperando alle direttive di legge ha ormai individuato il sito nel quale realizzare l’ecodistretto”.
A questo punto per il partito che a livello nazionale fa riferimento al segretario Nicola Fratoianni si rende necessario “promuovere una discussione libera da condizionamenti che dia la possibilità ai cittadini di essere informati sgombrando il campo da dubbi e perplessità”.
In tale ottica vengono messi in risalto i principi salienti che dovrebbero regolare la nascita e l’insediamento dell‘impianto.
Tra questi, Raniti ricorda la “riduzione al minimo dell’impatto ambientale, la localizzazione del sito il più lontano possibile dai centri urbani, la centralità territoriale rispetto ai cinquanta comuni del vibonese, la convenienza economica per gli utenti attraverso l’abbattimento dei costi ed una sempre maggiore percentuale di raccolta differenziata”.
Importante viene anche considerata la “limitazione dell’ingresso dei capitali privati con la discarica che dovrà avere una vita ventennale per poi essere dismessa con conseguente bonifica del sito”.
Sulla base di questi principi generali il coordinatore Raniti auspica la “risoluzione di un problema cronico che si trascina da anni, superando definitivamente la fase del commissariamento”.
(Raffaele Lopreiato)