SANT‘ONOFRIO: ECODISTRETTO NON E’ STATA ANCORA SCRITTA L’ULTIMA PAROLA.
(SANT‘ONOFRIO) La vicenda relativa alla realizzazione dell’ecodistretto per il trattamento dei rifiuti dei comuni della provincia di Vibo Valentia non sembra voler conoscere la parola “fine”.
E così, nonostante la recente deliberazione assunta a maggioranza dall’assemblea dei sindaci dell’Ato n. 4 a favore della localizzazione del sito in località “Badioti” di Sant’Onofrio, non tutte le tessere del mosaico appaiono ancora perfettamente incastrate.
Più di qualche dubbio sembra infatti aleggiare sulla scelta se lo stesso Dipartimento Ambiente della Regione Calabria ha ritenuto opportuno lo scorso 6 novembre convocare i sindaci per valutare lo “stato della vincolistica presente nell’area individuata sia con riferimento ai fattori escludenti o penalizzanti contenuti nel Piano regionale dei rifiuti sia a quelli previsti da altre pianificazioni regionali o normative nazionali”.

(Amministratori Comunali Filogaso con al centro sindaco Trimmeliti)
Nel corso dell’incontro i dirigenti regionali hanno inoltre espressamente chiesto al comune di Sant’Onofrio di chiarire natura e proprietà dei terreni interessati dall’intervento che, lo ricordiamo, prevede la realizzazione di un impianto per il recupero spinto dei rifiuti con annessa discarica.
E proprio per affrontare in maniera esaustiva le diverse problematiche poste, un nuovo incontro presso la cittadella regionale è previsto per il prossimo 19 dicembre.
Tra le prime a far pervenire le proprie osservazioni ala Regione Calabria, l’amministrazione comunale di Filogaso.
Alla luce delle “diverse riunioni svolte e dell’incontro tenutosi presso il Dipartimento Ambiente” il comune di Filogaso rileva “diverse contraddizioni e anomalie nella documentazione prodotta”.
In particolare viene evidenziato che “non è stata condotta un’adeguata istruttoria per quanto attiene i vincoli gravanti sull‘area”.
“Perplessità” vengon pure espresse sul “sopralluogo dei tecnici regionale che sulla base dei dati forniti appare svolto in zona diversa da quella individuata dall’assemblea Ato”.
Per l’amministrazione guidata dal sindaco Massimo Trimmeliti “insufficienti sono ritenute anche le informazioni sulle dotazioni infrastrutturali e per quanto attiene le distanze dagli insediamenti abitativi”.
Su questi presupposti si fonda la richiesta al competente dipartimento regionale di un “ulteriore approfondimento previo coinvolgimento dei comuni che risultano maggiormente penalizzati dalla localizzazione del sito”.
E proprio per “meglio analizzare tutti gli aspetti ed informare compiutamente” l’amministrazione comunale ha programmato per i prossimi giorni un ciclo di incontri ed assemblee con i cittadini.
(Raffaele Lopreiato)