SANT‘ONOFRIO: SULL’ECODISTRETTO DOPO OTTO MESI RESTANO RUGGINI E CONTRAPPOSIZIONI
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(SANT‘ONOFRIO) Alla fine la pratica “Ecodistretto” è giunta nella sede istituzionale più congeniale del consiglio comunale, ma le posizioni rimangono cristallizzate.
Da un lato la maggioranza “Tre Spighe” compatta nel sostenere le tesi del sindaco Onofrio Maragò a favore della candidatura del sito di località “Badioti” e dall’altro i gruppi di opposizione “Rinascita” e “Per Sant’Onofrio” ancora una volta in campo per esprimere la loro assoluta contrarietà.
Ciò che rimane della discussione, coordinata dal presidente del consiglio Giuseppe Ruffa e protrattasi per oltre due ore, è un confronto articolato e a tratti acceso che certo non è servito ad eliminare le ruggini via via accumulate negli ultimi otto mesi.
Tutto ha avuto infatti inizio lo scorso mese di marzo quando il sindaco Maragò, durante l’assemblea dell’Ato n. 4, formalizzò la candidatura ad ospitare l’impianto per la differenziazione spinta con annessa discarica di servizio dove far confluire i rifiuti dei cinquanta comuni della provincia di Vibo Valentia.
Entrando nel merito dei lavori consiliari, proprio dalle dichiarazioni del primo cittadino bisogna partire.

Il Consiglio Comunale
Dopo aver ricordato ancora una volta che l’ecodistretto è di “competenza dell’Ato e non del comune di Sant’Onofrio che si è limitato a fornire la disponibilità del sito”, Maragò si sofferma sui punti critici che in questi mesi hanno animato il confronto con opposizioni e comitato “NO Discarica”.
Il sindaco ribadisce che “nonostante la recente deliberazione dell’Ato, nulla di definitivo è stato ancora deciso e comunque rimane per i cittadini la possibilità, nel prosieguo del procedimento, di rappresentare dubbi e criticità che saranno valutati dall’amministrazione comunale”.
Maragò si sofferma poi sulla sicurezza dell’impianto garantendo che “cittadini e ambiente non corrono alcun rischio”.
Riguardo alla paventata esistenza di vincoli idrogeologici sull’area individuata, il sindaco sgombra il campo esibendo un “parere dell’ufficio tecnico comunale datato 2011” e la “relazione del decano dei geologi Silvestri”, mentre per quanto riguarda la tutela dei boschi il “vincolo posto dal Corpo Forestale è di carattere tutorio e non inibitorio e quindi rimuovibile a richiesta per ragioni di pubblica utilità”.
Grande importanza viene infine data dal primo cittadino ai risvolti occupazionali dell’ecodistretto prevedendo fino a “sessanta posti di lavoro che daranno una boccata di ossigeno ad un territorio depresso”.
Per il gruppo di opposizione “Rinascita” interviene il capogruppo Salvatore Bulzomì che, dopo aver chiesto delucidazioni al presidente Ruffa, rileva l’“incompletezza del fascicolo relativo all’ecodistretto in quanto mancante di documenti di primaria importanza quali il titolo di proprietà dei terreni e la certificazione di sussistenza o meno di vincoli”.
Bulzomì denuncia altresì “opacità nella gestione della vicenda in quanto ad oggi non è dato sapere costi, benefici ed eventuali rischi per la salute e l‘ambiente” rivendicando la “massima trasparenza”.
A tal proposito, l’esponente di opposizione ripropone la richiesta di convocazione di un “consiglio comunale aperto nel quale finalmente il sindaco esponga un master plan completo e dettagliato consentendo ai consiglieri ed ai cittadini una valutazione consapevole delle ricadute dell’impianto e dell’annessa discarica”.
Fortemente critico, infine, il capogruppo di “Per Sant’Onofrio” Pietro Lopreiato.
Il consigliere parla di “sceneggiata” ricordando che alla “luce di quanto previsto dal Piano regionale dei rifiuti l’impianto non si può realizzare per l’esistenza di vincoli ineludibili di natura idrogeologica ed ambientale”.
(Raffaele Lopreiato)