SANT‘ONOFRIO: “RINASCITA” CAUSTICA SUL PIANO STRUTTURALE COMUNALE
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(SANT‘ONOFRIO) Cambia obiettivo ma non perde intensità l’azione politica delle opposizioni nei confronti della maggioranza “Tre Spighe” che guida il comune di Sant’Onofrio.
A prendere stavolta l’iniziativa è il gruppo consiliare di minoranza “Rinascita” che focalizza la propria attenzione sul Piano strutturale comunale in fase di adozione.
Alla base delle lamentele espresse dai consiglieri Salvatore Bulzomì e Pino Arcella l’interrogazione sul Psc presentata al sindaco “sin dai primi di agosto” e la cui risposta “arriva in una paginetta di confusione, pensando maldestramente di raggirare con frasi di circostanza, senza capire che il depistaggio non porta lontano”.
Nella sostanza il gruppo Rinascita chiedeva di sapere “quali iniziative si intende avviare per pervenire all’approvazione definitiva del Psc a dieci anni dall’incarico ai tecnici e considerata l’assoluta incapacità delle amministrazioni comunali elette degli ultimi trent’anni di pervenire all’adozione dell’importante strumento urbanistico”.

Atteggiamento ben diverso secondo Bulzomì e Arcella il primo cittadino avrebbe assunto in occasione del “sopralluogo del suo progetto di discarica consortile” allorquando con “molta calma e da persuasore incaricato regionale, alla presenza dei tecnici regionali, dichiarava che l’area su cui dovrebbe sorgere il monumento dei rifiuti verrà inserita, nel corso dell’attuale redazione del Psc, tra le aree industriali”.
Un atteggiamento, quello di Maragò, che “dimostra sfrontatezza verso i ruoli degli organi regionali e comunali, assumendosi responsabilità di incredibile rilevanza”.
“Concretamente – continua il gruppo Rinascita – da una parte il sindaco parla del Psc come di un documento assai complesso ed articolato che coinvolge un numero elevato di interlocutori ai fini della sua redazione e dall’altra promette da solo ed incurante dei vincoli che ricadono sull’area che la stessa diventerà industriale”.
Ben altre, in conclusione sarebbero per Bulzomì e Arcella le priorità che dovrebbero essere affrontate.
Tra queste la “mancanza di acqua, la ex discarica causa di grave inquinamento, le mini discariche abusive che circondano il centro abitato, il depuratore appeso ad un muro ed a pericolo cedimento, le case popolari a rischio e le strade dissestate”.
(Raffaele Lopreiato)