SANT‘ONOFRIO: NEL VIVO LA FESTA DELLA SANTA CROCE. LA DEVOZIONE RISALE AL 1750 E DA ALLORA I RITI SI RINNOVANO OGNI ANNO.
(SANT‘ONOFRIO) Sarà il concerto del gruppo musicale “Articolo 31” previsto per domenica prossima l’appuntamento clou dei festeggiamenti civili in onore della Santa Croce predisposti dal comitato cittadino presieduto dal parroco don Franco Fragalà.
Capace di esaltare la religiosità popolare che affonda le proprie radici in una storia plurisecolare ed al contempo offrire coinvolgenti momenti di sana aggregazione, questa festa da sempre costituisce l’appuntamento più sentito da tutta la comunità.

(Un momento della solenne processione dello scorso anno)
A conferma di ciò i tantissimi emigrati che annualmente proprio in coincidenza con la ricorrenza della festa settembrina ne approfittano per un gradito ritorno nei luoghi e tra le persone a loro cari.
La devozione dei santonofresi verso la Santa Croce viene da lontano, quando nel 1750 il religioso carmelitano Gerolamo Loterzo da Noto, dal popolo subito ribattezzato “u beautu” perché in odore di santità, piantò nei diversi punti del paese alcune croci.
Tra queste, anche la croce di località Pettiforgiari, in prossimità del cimitero comunale, che secondo la tradizione operò un miracolo allorquando l’intera comunità giunta in processione per implorare la benevolenza divina a seguito di un tremendo terremoto la vide roteare più volte.
E fu sempre per intercessione del beato Gerolamo che nel 1761 pervenne alla chiesa parrocchiale di Sant’Onofrio una preziosa reliquia: una scheggia di quella che si vuole fu la Croce del Cristo e che da allora ogni anno viene portata in processione nella doppia ricorrenza del tre maggio e dell’ultima domenica di settembre.
Entrando nel dettaglio dei festeggiamenti religiosi, già avviati lo scorso 14 settembre con la suggestiva “Fiaccolata della Memoria”, da segnalare la tradizionale novena, le previste celebrazioni eucaristiche in via Torino e Largo Basiliano e la processione solenne, seguita dal bacio della reliquia, nella mattinata di domenica prossima.
Tra le novità di quest’anno anche alcuni interessanti momenti di confronto con religiosi ed esperti che animeranno le catechesi sulle superstizioni e sul perdono cristiano.
Per ciò che riguarda invece il programma civile, da segnale l’esibizione della cover “Luna Rossa” quale tributo a Renzo Arbore e degli artisti di cabaret “Trio d’Italia”.
Naturalmente non mancheranno, per l’intera durata dei festeggiamenti, tutti gli ingredienti “tipici” della festa paesana: “tredici tamburi” e majorettes, zampogne e giganti, banda musicale e fuochi d’artificio, degustazioni gastronomiche a base della rinomata salsiccia fresca santonofrese.
(Raffaele Lopreiato)