SANT’ONOFRIO:LA DISCARICA NON S’HA DA FARE. LOPREIATO E RIGA CHIEDONO LE DIMISSIONI DEL SINDACO.
0
(SANT‘ONOFRIO) Ci sarà un convitato di pietra nella prossima conferenza dei sindaci dell’Ato n. 4 della provincia Vibo Valentia convocata dal presidente Elio Costa per il prossimo 14 settembre.
Si tratta del gruppo “Per Sant’Onofrio”, che già nelle scorse settimane avevano rovesciato un pesante macigno sulle velleità dell’amministrazione “Tre Spighe” di ospitare a Sant’Onofrio l’impianto per il recupero spinto dei rifiuti indifferenziati con annessa discarica richiamando l’attenzione dell’assemblea dei primi cittadini sul “probabile conflitto di interessi” del sindaco Onofrio Maragò che non gli consentirebbe di “agire in totale libertà e nell’interesse generale”.

Comitato No Discarica: Raccolta firme
Destinato ora a pesare ancora di più, rendendo prevedibilmente incandescente il dibattito che si andrà a sviluppare relativamente ai previsti punti all’ordine del giorno “Disamina proposta trattamento rifiuti nel comune di Sant’Onofrio” e “Eventuale adozione siti alternativi”, è la “scoperta” fatta dai consiglieri dello stesso gruppo di minoranza.
Sembrerebbe trattarsi del classico “uovo di Colombo” ma per Pietro Lopreiato e Paolo Riga tanto basta ad indurli a cantare trionfalmente vittoria per la “fine di un incubo”.
Scavando infatti nei meandri della selva di norme e codicilli che regolano una materia incandescente come quella dello smaltimento dei rifiuti i due esponenti politici annunciano di aver individuato le “inderogabili e quindi insormontabili” ragioni giuridiche per le quali il “conglomerato industriale per lo smaltimento dei rifiuti con annessa discarica non si può realizzare” nel sito proposto da Maragò.
A tal proposito Lopreiato e Riga fanno riferimento al “punto 19 del Piano regionale dei rifiuti” dove vengono individuati i “Criteri di localizzazione dei nuovi impianti”.
Sulla base di quanto previsto, infatti, a detta del gruppo “Per Sant’Onofrio” verrebbe innanzitutto contraddetto il principio di “accettazione” in quanto i cittadini di Sant’Onofrio “non hanno accettato la proposta del loro sindaco, come confermato dalla petizione con oltre mille firme raccolte” promossa dal comitato “NO Discarica”.
“Ma – a detta dei consiglieri di opposizione – ancora più grave appare quanto inosservato dal sindaco e dalla sua maggioranza” relativamente alla prevista “esclusione della realizzazione di nuovi impianti in aree PAI ad effettivo rischio idraulico, idrogeologico e nelle aree coperte da boschi di protezione individuati dal Corpo Forestale dello Stato”.
“Ebbene – ecco il colpo di scena – il sito di località Badioti ricade esattamente tra quelli sottoposti a tutela per come individuati dal Corpo Forestale dello Stato”.
A suffragarlo in modo inequivocabile, la “Cartografia dei vincoli della Regione Calabria e la tavola 4 (Carta dei vincoli e dei rischi naturali) allegata al documento preliminare del Piano strutturale comunale adottato con delibera di consiglio comunale n. 20 del 18 settembre 2015”. 

A tal proposito gli esponenti di minoranza rimarcano altresì che per queste aree sottoposte a tutela il piano regionale dei rifiuti non prevede deroghe ma “esclude categoricamente la realizzazione di nuovi impianti in quanto trattasi di vincolo assoluto determinato sulla base della normativa vigente in materia di tutela ambientale”.

I consiglieri Pietro Lopreiato e Paolo Riga
Per Lopreiato e Riga è “grave che un sindaco, peraltro professionista incaricato dalla Regione, abbia offerto la candidatura del proprio comune pur sapendo che l’impianto non si può realizzare”.
Da qui la richiesta perentoria affinchè “venga revocata a Maragò la delega della tutela della salute dei cittadini santonofresi ” e contestualmente l‘invito allo stesso a rassegnare le “dimissioni immediate”.

Gazzetta del Sud 06/09/2017
(Raffaele Lopreiato)