SANT’ONOFRIO: LA PETIZIONE CONTRO LA DISCARICA A MILLE FIRME
(SANT’ONOFRIO) Ad ormai poche ore dal “verdetto finale” con il quale la Conferenza dei sindaci della provincia di Vibo Valentia procederà all’individuazione del sito dove realizzare l’eco-distretto per il trattamento dei rifiuti dell’Ato n.4, il locale Comitato “NO Discarica” non demorde e continua nella sua opera di informazione e sensibilizzazione istituzionale, pur nella consapevolezza che ormai il tempo rimasto a disposizione è davvero poco.

(I volontari del Comitato NO Discarica dei punti informativi attivati presso i due parchi commerciali)

(I volontari del Comitato NO Discarica dei punti informativi attivati presso i due parchi commerciali)
E’ di ieri infatti la presentazione presso il palazzo municipale di un plico indirizzato al sindaco Marago’ contenente le circa mille firme frutto della petizione popolare promossa contro la realizzazione sul territorio comunale dell’impianto di recupero spinto dei rifiuti indifferenziati con annessa discarica.
Nella lettera di accompagnamento vengono specificate le ragioni dell’iniziativa.
Si tratta in sostanza di un ultimo appello al primo cittadino con il quale il comitato civico ribadisce la “ferma contrarietà alla realizzazione dell’impianto per come da lei stesso proposto nel riunioni dell’Ato”.
Da qui la richiesta, suffragata dalle firme raccolte ed espressione di una larga condivisione delle preoccupazioni da parte dei cittadini, di una “riflessione ed una rivalutazione delle scelte ancora da compiere” considerato che le stesse “influiranno per molti anni sulla nostra comunità”.
Il comitato “NO Discarica” ribadisce ancora una volta la “necessità di un confronto pubblico e democratico dove ascoltare la voce di cittadini ed esperti per una valutazione oggettiva dei notevoli rischi connessi al progetto”.
Nel riservarsi infine la possibilità di “ulteriori azioni a tutela dei cittadini nelle sedi e con le modalità che saranno ritenute opportune” i promotori auspicano che il primo cittadino non rimanga “insensibile alla crescente disapprovazione del progetto da parte di tutta la cittadinanza ”.
(Raffaele Lopreiato)