SANT’ONOFRIO: ECODISTRETTO, SECONDO LOPREIATO E RIGA PER IL SINDACO C’E’ UN CONFLITTO DI INTERESSI.
(SANT’ONOFRIO) La proposta per la realizzazione in località “Badioti” di un impianto per il recupero spinto dell’indifferenziato con annessa discarica dove dovrebbero confluire i rifiuti dei cinquanta comuni ricadenti nell’Ato della provincia vibonese è finalmente giunta in consiglio comunale.

I consiglieri Pietro Lopreiato e Paolo Riga
Ci è arrivata comunque non entrando dalla porta principale di un “consiglio straordinario aperto a cittadini ed autorità istituzionali” per come più volte invocato dalle opposizioni, ma per vie traverse.
Nella fattispecie, un’interrogazione presentata dal gruppo “Per Sant’Onofrio” che, sulla base dell’”incarico di esperto-referente rivestito dal nostro sindaco” nell’ambito del progetto per l’attuazione del Piano regionale dei rifiuti e considerata la “volontà dell’amministrazione comunale a realizzare un eco-distretto con annessa discarica”, chiedeva allo stesso primo cittadino se “ha valutato la possibilità di un conflitto di interessi”.
Nel corso della seduta consiliare Marago’ escludeva in modo categorico l’ipotesi del conflitto di interessi ricordando che l’incarico era stato ottenuto partecipando ad una selezione indetta da “Calabria Lavoro” nella quale non erano specificate cause di incompatibilità con la carica di amministratore pubblico.
“Inoltre – evidenziava il sindaco – l’incarico nulla ha a che fare con la sfera decisionale poiché la localizzazione degli impianti è demandata agli Ato”.
Entrando nel merito dell’interrogazione Maragò, dopo aver stigmatizzato l’operato dei consiglieri di opposizione per aver “copiato integralmente da Wikipedia” li invitava ad attingere alla “legislazione vigente”.
Il primo cittadino si soffermava quindi diffusamente sul “disegno di legge attualmente in discussione al Senato” che non contempla la tipologia di conflitto di interessi evocata dagli interroganti.
“E comunque – concludeva il sindaco – esiste un principio secondo il quale la reiterazione della diffamazione e dell’offesa costituiscono reato e pertanto è mia intenzione tutelarmi per come previsto dalla legge”.
Come “assolutamente non esauriente” veniva bollata la risposta del sindaco da parte del consigliere Pietro Lopreiato che replicava anche a nome dell’altro consigliere interrogante Paolo Riga.
Dopo aver rispedito al mittente la minaccia di adire le vie legali invitando il sindaco a “farlo se ritiene ci siano i presupposti”, Lopreiato entrava nel merito della questione.
A tal proposito veniva ribadita la convinzione che “non si possono servire due padroni” e quindi la “mattina curare gli interessi del comune ed il pomeriggio quello che prescrive il contratto regionale”.
Per Lopreiato il “confine dell’imparzialità e’ molto sottile” e se quanto accaduto si fosse “verificato in un comune più grande a quest’ora il sindaco sarebbe a casa”.
Si tratta di una questione che “condizionerà la vita della comunità per decenni” incalza l’esponente della minoranza e “lei sindaco non è nuovo a scelte poco felici per il nostro paese”.
Da qui la richiesta di Lopreiato alla segretaria comunale a “trasmettere le osservazioni con gli atti allegati all’Autorità nazionale anticorruzione affinché si esprima in merito”.
(Raffaele Lopreiato)