SANT’ONOFRIO: ONOFRIO CASUSCELLI PRESIDENTE PROVINCIALE DI COLDIRETTI CHIEDE “RISORSE PER L’AMMODERNAMENTO INFRASTRUTTURALE DELLA NOSTRA AGRICOLTURA”.
(SANT’ONOFRIO) La perdurante emergenza siccità, alla quale negli ultimi giorni si è anche aggiunto l’allarme incendi che ha seminato terrore e devastazione in tutta la Calabria, rischia di dare il definitivo colpo di grazia al già di per sé asfittico comparto agricolo.
Una situazione difficile, quella venutasi a creare, come pure conferma la richiesta dello stato di calamità che i competenti uffici regionali stanno predisponendo in queste ore per inviarla al ministero delle Politiche agricole.
A questa condizione emergenziale non si sottrae la provincia di Vibo Valentia già da tempo alle prese con l’irrisolto problema dei cinghiali che devastano campi e raccolti.
Sulle difficoltà causate dall’innalzamento termico, come confermano questi primi torridi giorni estivi che fanno seguito ad una stagione primaverile tra le più calde degli ultimi due secoli, interviene Onofrio Casuscelli presidente provinciale di Coldiretti.

Onofrio Casuscelli presidente provinciale di Coldiretti
A margine di un incontro con i suoi associati l’esponente di categoria non ha nascosto il “difficile momento che attraversa il settore a livello nazionale con danni quantificabili in almeno un miliardo di euro”.
Nella provincia vibonese in particolare “evidenti cali di produttività si segnalano nei terreni non irrigui coltivati a fieno, cereali, pomodori, frutta e mais”.
Diversa la situazione per i terreni irrigati dove al momento la “situazione è sotto controllo grazie alla buona gestione degli impianti irrigui del consorzio di bonifica”.
“Certo – ricorda l’esponente Coldiretti – occorre prendere atto che i cambiamenti climatici sono di sistema e quindi è necessario prendere coscienza della crescente preziosità dell’acqua”.
Casuscelli riguardo la recente mobilitazione che ha “richiamato seimila iscritti presso la cittadella regionale” ricorda come in quella occasione “abbiamo tra l’altro evidenziato al presidente Oliverio lo stato di degrado in cui versano gli invasi e le reti irrigue nella nostra regione”.
“Ben vengano quindi le richieste dello stato di calamità e tutte quelle iniziative che servono a puntellare il sistema produttivo – conclude Casuscelli – ma ancora di più è necessaria una presa di coscienza sulla necessità di investire maggiori risorse per l’ammodernamento infrastrutturale della nostra agricoltura”.
(Raffaele Lopreiato)