SANT’ONOFRIO: INTERROGAZIONE CONSILIARE “ALLARME PALAZZINE ATERP” PRESENTATA DAI CONSIGLIERI BULZOMI’ E ARCELLA
(SANT’ONOFRIO) Finita, almeno apparentemente, nel dimenticatoio la vicenda relativa alle due palazzine Aterp di via De Gasperi ritorna ora d’attualità grazie al gruppo consiliare “Rinascita”.
Per cercare infatti di smuovere le acque ed avere notizie circa lo stato dell’arte della spinosa vicenda i consiglieri di opposizione Salvatore Bulzomì e Pino Arcella hanno presentato nei giorni scorsi un’“interrogazione con richiesta di risposta scritta”.
L’allarme sull’“assoluta pericolosità strutturale” in cui versano le palazzine Aterp venne lanciato giusto un anno orsono dal sindaco Maragò che, da poco insediato, nel corso di una delle prime sedute consiliari fece una comunicazione che raggelò i presenti.

Il gruppo consiliare “Rinascita per Sant’Onofrio”
“Già ad aprile 2015 – disse allora il primo cittadino – l’Aterp redigeva una relazione con la quale disponeva la demolizione delle palazzine stante il rischio concreto di crollo accertato”.
A dare forza a queste drastiche conclusioni dei tecnici incaricati dall’azienda regionale per l’edilizia popolare, una serie di carotaggi effettuati sulle strutture portanti che confermavano le condizioni di “assoluto degrado strutturale” dei due edifici dove all’epoca risiedevano ben dodici famiglie.
Nel corso di quella seduta il primo cittadino, nello stigmatizzare l’atteggiamento silente dei vertici provinciali dell’Aterp,preannunciava altresì misure urgenti quanto drastiche che trovavano riscontro nella pubblicazione di un’ordinanza finalizzata allo “sgombero immediato, se necessario anche attraverso l’uso coatto della forza pubblica dei dodici appartamenti”.
“Ciò anche in considerazione – affermò allora Maragò – delle possibili conseguenze di carattere penale e civile che ne potrebbero scaturire ma anche e soprattutto per ragioni di coscienza”.
Da allora, come dicevamo, un anno è trascorso e ad oggi buona parte delle famiglie interessate vivono ancora in quegli alloggi stante la perdurante inerzia dell’Aterp che, alle prese anche con un difficile processo di riorganizzazione interna, sembra non disporre né del tempo nè delle risorse necessarie per trovare valide alternative abitative.
Si tratta in tutta evidenza di una situazione insostenibile che, se possibile, espone a pericoli ancora maggiori i residenti nelle palazzine considerato l’elevatissimo rischio sismico che da sempre caratterizza la nostra regione.
E proprio da questa condizione oggettiva di conclamato pericolo il gruppo “Rinascita” prende le mosse per sollecitare ancora una volta all’amministrazione comunale la “definizione della problematica”.
A tal proposito il gruppo di minoranza nel richiamare l’“ordinanza urgente di sgombero” emessa dal sindaco ricorda come lo stesso abbia affermato pubblicamente che avrebbe “proceduto addirittura a murare le porte di ingresso per la gravissima situazione che si era creata”.
Sulla base di queste premesse e “poiché ad oggi non si è a conoscenza di eventuali provvedimenti adottati a sostegno degli occupanti per lo scongiuro di pericolo” ecco la richiesta di Bulzomì e Arcella al primo cittadino per sapere quali “iniziative urgenti l’amministrazione comunale intenda intraprendere per la soluzione della problematica non più rinviabile e da tempo rimasta senza intervento”.
(Raffaele Lopreiato)