SANT’ONOFRIO – STEFANACONI: TANTI VOLONTARI IN AZIONE CONTRO IL GRANDE ROGO.
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(STEFANACONI) La grande paura è passata ma le alte volute di fuoco, che dal primo pomeriggio di mercoledì scorso hanno praticamente ridotto in cenere buona parte della vegetazione che caratterizzava il tratto costiero che sovrasta Stefanaconi, rimarranno impresse per lungo tempo negli occhi della popolazione che ha assistito inerme all’evolversi della situazione.
Con il passare delle ore, infatti, il fronte del fuoco si è allargato in modo notevole tanto che dagli iniziali focolai localizzati arrivava ad estendersi all’intero versante costiero che dalle pendici del castello Normanno-Svevo di Vibo Valentia si sviluppa sopra il centro abitato di Stefanaconi per poi degradare sulla frazione Morsillara.
Una situazione di pericolo che cresceva con il trascorrere delle ore quindi, accentuata dall’impossibilità del comando provinciale dei Vigili del fuoco di inviare sin dal primo allarme i mezzi necessari in quanto impegnati in altre emergenze incendi, e che induceva la polizia di stato a vietare per ragioni di sicurezza il transito della provinciale che dalla rotatoria all’altezza del complesso penitenziario di località “Castellucci” conduce al centro abitato di Sant’Onofrio.
La situazione si faceva sempre più allarmante ingenerando crescente preoccupazione negli abitanti di Stefanaconi e Sant’Onofrio.

Anche la tanto bistrattata Tangenziale Est, peraltro destinataria in questi anni di diversi provvedimenti giudiziari, si rivelava un’efficace barriera frangi fiamme che impediva la propagazione dell’incendio nella parte bassa della costiera e quindi più vicina al centro abitato.
In particolare alla popolosa zona residenziale di via Aldo Moro che altrimenti ben altri gravi rischi avrebbe corso.
A rendere poi ancora più difficoltose le operazioni, la leggera brezzolina che caratterizzava le ore notturne tra mercoledì e giovedì così contribuendo a ridare vigore alle fiamme che sembravano sopite tanto da lambire alcune abitazioni e aziende agricole ubicate a ridosso della frazione Morsillara.
Per tutta la durata dell’emergenza i sindaci di Stefanaconi e Sant’Onofrio, Salvatore Solano e Onofrio Maragò, oltre a presenziare le operazioni di spegnimento sono rimasti in stretto contatto con i comandi dei vigili del fuoco e della protezione civile.
Già nella mattinata di ieri l’ufficio tecnico comunale era al lavoro per una prima conta dei danni.
Il sindaco Solano nel rimarcare l’“abnegazione dei tanti volontari che hanno attivamente collaborato alle operazioni di spegnimento” ha comunque evidenziato la necessità di avviare una “adeguata campagna di sensibilizzazione nei confronti dei proprietari dei diversi appezzamenti dei terreni affinchè li tengano
con la dovuta cura”.

“Qualora così non fosse – ha rimarcato Solano – mi attiverò sin da subito con l’ufficio tecnico per pianificare interventi preventivi e cautelativi atti a garantire l’incolumità dei cittadini che abitano a ridosso di aree di interfaccia urbano-rurale”.
Raffaele Lopreiato