SANT‘ONOFRIO: VIA LIBERA DA ROMA AL CENTRO SPRAR.
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(SANT‘ONOFRIO) Passata momentaneamente in secondo piano nel dibattito politico locale anche a causa del successivo irrompere sulla scena amministrativa della vicenda relativa alla realizzazione di un impianto per il recupero dei rifiuti indifferenziati con annessa discarica, l’adesione dell’amministrazione comunale alla rete Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) ha registrato nei giorni scorsi un significativo passo in avanti.
Tanto che, almeno teoricamente, secondo la tabella di marcia predisposta dal Ministero degli Interni già il prossimo 1 luglio potrebbero essere accolti a Sant’Onofrio venti immigrati beneficiari di protezione umanitaria.

Tra i novantanove enti locali ammessi al finanziamento rientra, collocato in ottantacinquesima posizione, anche il comune di Sant’Onofrio che nel triennio di riferimento 2017-2020 riceverà dallo Stato un contributo complessivo di circa 913mila euro, pari al novantacinque per cento del costo complessivo.
A carico dell’ente la rimanente quota di circa 48mila euro.
Nonostante l’avvenuto finanziamento, permangono ancora delle incertezze sul rispetto dei tempi previsti per l’avvio del progetto in ordine a problematiche di diversa natura.
La prima riguarda il reperimento degli immobili necessari ad ospitare i richiedenti asilo.
A tal proposito l’ufficio tecnico comunale già dallo scorso 4 marzo ha pubblicato un avviso finalizzato alla “manifestazione di interesse da parte dei proprietari per la locazione di alloggi a canone agevolato” ma allo stato non è dato sapere sulle effettive disponibilità pervenute.
Altra questione di rilievo, la mancata individuazione della cooperativa sociale che si dovrà occupare dei richiedenti asilo.
Ciò in quanto la manifestazione d’interesse dell’unica cooperativa che si era dichiarata disponibile ad assistere il comune nelle fasi di “co-progettazione, organizzazione e gestione dei servizi finalizzati all’accoglienza della rete Sprar” lo scorso 18 marzo era stata dichiarata dalla commissione preposta “non ammessa alla selezione per mancanza di uno dei requisiti essenziali previsti nel bando”.

Da un lato il sindaco Onofrio Maragò e la maggioranza “Tre Spighe” che oltre alle finalità umanitarie vedono nell’accoglienza dei migranti un’opportunità di sviluppo economico del paese.
Dall’altra i gruppi di opposizione “Per Sant’Onofrio” e “Rinascita” che oltre alle questioni di merito contestano al sindaco le modalità di adesione allo Sprar.
Per le minoranze infatti costituisce un vulnus insanabile l’adesione allo Sprar adottata dalla maggioranza con una semplice delibera di giunta, così sottraendo una vicenda estremamente delicata al necessario confronto e approfondimento nella sede deputata del consiglio comunale.
(Raffaele Lopreiato)