STEFANACONI: NON SOLO UN “DERBY” PD
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(STEFANACONI) A campagna elettorale conclusa, con i due candidati a sindaco che nella serata di ieri hanno ribadito ai rispettivi sostenitori e simpatizzanti convenuti in gran numero in Piazza della Repubblica le ragioni programmatiche per le quali chiedono il consenso, la parola passa ora agli elettori.
A loro infatti rimane ancora qualche ora di tempo per riflettere prima di esprimere il voto individuale nelle tre sezioni elettorali come sempre ubicate presso la locale scuola elementare.
Nello specifico gli elettori chiamati alle urne, al netto degli emigrati iscritti negli elenchi Aire che difficilmente faranno ritorno in paese per votare, sono 1903.

Di certo c’è che il responso, qualunque sarà, porterà ad un totale rinnovamento della classe dirigente amministrativa in quanto oltre al sindaco Salvatore Di Sì anche i consiglieri comunali uscenti nella loro quasi totalità non hanno inteso ricandidarsi.
Unica eccezione Nicola Carullo che in questa competizione è uno dei due candidati a sindaco, sostenuto dalla lista “Movimento per Stefanaconi”.
Eletto nella scorsa consiliatura nelle file della maggioranza, Carullo si è caratterizzato per la posizione apertamente critica assunta sin dall’insediamento verso l’operato del sindaco Di Sì.
A contendergli ora lo scranno più alto del palazzo municipale, Salvatore Solano sostenuto dalla lista “SiAmo Stefanaconi”.
Entrambe gli schieramenti sono di chiara connotazione civica, anche se i due candidati a sindaco non hanno mai nascosto la loro simpatia personale verso il Partito Democratico.
Ed è per tale ragione probabilmente che in questa competizione elettorale questo partito ha mantenuto una posizione defilata, con il segretario provinciale Enzo Insardà che si è guardato bene dal prendere pubblicamente posizione a favore dell’uno o dell’altro.
Ciò comunque non ha impedito sotto traccia la mobilitazione dei due tronconi “storici” del partito, con i fedelissimi del deputato Bruno Censore schierati a sostegno di Carullo e quelli dell’ex presidente della Provincia Francesco De Nisi a favore di Solano.
Significativo ai fini della raccolta del consenso appare poi l’“endorsement” di Giuseppe Mangialavori, attualmente l’esponente di centrodestra più rappresentativo della provincia vibonese, e del direttivo locale di Sinistra Italiana.
Seppur da posizioni politiche diametralmente opposte, entrambe hanno infatti formalizzato il loro sostegno a Solano.
Ai fini del risultato finale è comunque facile prevedere che, come da tradizione, determinante potrebbe rivelarsi ancora una volta il voto della frazione Morsillara.
Conurbata con il comune limitrofo di Sant’Onofrio ma territorialmente parte integrante della comunità di Stefanaconi, nella popolosa frazione risiedono circa quattrocento cittadini tra cui lo stesso sindaco uscente Di Sì.
E proprio per cercare di massimizzare il consenso nella Morsillara entrambi i due aspiranti a sindaco hanno scelto con oculatezza tra i residenti nella frazione alcune delle candidature più rappresentative da inserire nelle rispettive liste.
Dal punto di vista dei contenuti, Carullo nei comizi si è caratterizzato per i ripetuti attacchi all’amministrazione uscente della quale considera l’attuale lista avversaria la naturale prosecuzione politica.
Solano invece nei suoi interventi pubblici ha preferito guardare alla Stefanaconi del futuro, approfondendo i contenuti della sua piattaforma programmatica frutto di un lavoro preparatorio che ha registrato nei mesi scorsi il coinvolgimento attivo dei cittadini e di organizzazioni rappresentative di importanti settori sociali ed economici della comunità.
(Raffaele Lopreiato)