SANT‘ONOFRIO: IL CONSIGLIO COMUNALE HA APPROVATO A MAGGIORANZA IL BILANCIO DI PREVISIONE 2017, PREVISTO UN PIANO DI RECUPERO DI 3,5 MILIONI DI EURO
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(SANT‘ONOFRIO) Il consiglio comunale ha approvato con i soli voti del gruppo consiliare di maggioranza il bilancio di previsione 2017 e gli atti correlati.
Così come preannunciato, infatti, in aula non si sono presentati i gruppi di opposizione.
Un’assenza polemica, quella dei gruppi “Rinascita” e “Per Sant’Onofrio” sulla quale aleggia la forte contrapposizione in atto con l’amministrazione Maragò relativamente alla controversa decisione di candidarsi ad ospitare in località “Badioti” un impianto per il recupero spinto con annessa discarica di servizio dove far confluire i rifiuti indifferenziati di tutti i comuni della provincia di Vibo Valentia.
Nello specifico le forze d’opposizione lamentano la “mancata convocazione di un consiglio ad hoc su scelte che incidono sul destino della comunità” da cui la decisione conseguente di “non partecipare per protesta alla sessione di bilancio”.
L’assenza dei gruppi di minoranza è stata stigmatizzata dal capogruppo “Tre Spighe” Mattioli, che ha parlato di “irresponsabilità verso l’istituzione consiliare e soprattutto nei confronti dei cittadini di Sant’Onofrio”.

Entrando nel merito del documento contabile, l’amministrazione comunale ha evidenziato la volontà di “razionalizzare le spese al fine di ottimizzare i costi” e nel contempo di “non voler gravare ulteriormente le famiglie confermando le precedenti tariffe e la prosecuzione dell’azzeramento della Tasi”.
Sui problemi contabili specifici del comune di Sant’Onofrio si è soffermato nella sua relazione il sindaco che ha ricordato le difficoltà “ereditate dai precedenti bilanci”.

Il primo cittadino ha poi indicato i dati salienti del nuovo bilancio che poggerà su quattro pilastri: capacità di attrarre nuove risorse finanziarie con specifiche attività di progettazione; contenimento dei costi di gestione della macchina burocratica e amministrativa; intensificazione dell’azione di recupero dei crediti tributari che ammontano a circa 3,5 milioni di euro; mantenimento degli attuali standard qualitativi dei servizi minimi essenziali.
(Raffaele Lopreiato)