SANT‘ONOFRIO: SCONTRO TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONI SU IMMIGRATI E DISCARICA
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(SANT‘ONOFRIO) L’acceso scontro tra maggioranza ed opposizione che ormai da diverse settimane sta animando il dibattito politico-amministrativo locale si arricchisce di un nuovo capitolo.
Una contrapposizione che, data la sua rilevanza, ha travalicato gli angusti confini cittadini e nel suo evolversi viene osservata con grande attenzione dall’opinione pubblica dell’intera provincia vibonese.

Oggetto del contendere, la proposta avanzata dal sindaco Onofrio Maragò di realizzare in località “Badioti” un impianto per il recupero spinto con annessa discarica di servizio dove dovrebbero confluire i rifiuti indifferenziati dei cinquanta comuni che compongono la provincia di Vibo Valentia.
Una scelta fortemente contrastata non solo dai locali gruppi di opposizione “Per Sant’Onofrio” e “Rinascita” ma anche dai primi cittadini Salvatore Di Sì (Stefanaconi) e Domenico Villì (Vazzano) che pure militano nel Partito Democratico, lo stesso cui appartiene il sindaco Maragò.
Ad animare la nuova puntata della vicenda i gruppi di minoranza che stavolta cambiano però bersaglio, appuntando i loro strali sul presidente del consiglio comunale Giuseppe Ruffa.
Il presidente del civico consesso, accusato di “arroganza e mancanza di rispetto”, si permette addirittura di “sbeffeggiare i capigruppo d’opposizione deturpandone il viso con caricature di bassissimo profilo e di acida intolleranza”.
Entrando nel merito della questione i consiglieri Bulzomì e Arcella (“Rinascita”) e Lopreiato e Riga (“Per Sant’Onofrio”) denunciano l’atteggiamento di Ruffa che “non avverte il bisogno morale di convocare un consiglio su scelte che incidono sul destino della comunità quali la realizzazione di una mega discarica e l‘accoglienza dei migranti” mentre conferisce “solennità all’emanazione di regolamenti sulla diffusione dei volantini”.
“Incomprensibile” appare poi alle forze d’opposizione la risposta del presidente Ruffa che boccia una loro “formale richiesta di convocazione di un consiglio comunale aperto sulla mega discarica” in quanto il “regolamento non prevede la formula della discussione così come indicata nella richiesta”.

una vignetta postata su facebook
Per le minoranze Ruffa “gioca con l’istituzione” e per tale ragione “non può continuare a fare il presidente del consiglio”.
Da qui la ferma presa di posizione dei gruppi “Per Sant’Onofrio” e “Rinascita” di “non partecipare per protesta alla prossima sessione di bilancio allo scopo di non avvallare azioni di restringimento degli spazi di democrazia e di convivenza civile”.
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Non solo gli addetti ai lavori, ma anche cittadini con significative esperienze professionali si interrogano sull’impatto del progetto targato “Tre Spighe”.
Sul “possibile rischio che la vallata del Mesima si trasformi in una nuova Terra dei fuochi” si sofferma Gerardo D’Urzo, già presidente dell’ordine dei medici.
Battista Bartalotta, animatore del portale di Stefanaconi “Franza”, esorta i propri follower a “non abbassare la guardia” mentre la proposta di un “referendum consultivo che dia la parola ai cittadini” viene lanciata dall’ing. Nicola Iozzo di Filogaso.
(Raffaele Lopreiato)