SANT‘ONOFRIO: SANT’ONOFRIO, ECODISTRETTO, MARAGO’ RESPINGE LE ACCUSE “UN CUMULO DI FALSITA'”
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(SANT‘ONOFRIO) Determinato più che mai a rintuzzare le accuse piovutegli addosso nel corso dell’assemblea popolare di sabato scorso, il sindaco Onofrio Maragò rispedisce al mittente quelle che non esita a definire “falsità diffuse ad arte per spaventare i cittadini”.
Occasione propizia, la conferenza stampa indetta per “chiarire una volta per tutte” la posizione dell’amministrazione comunale sulla vicenda relativa alla disponibilità ad ospitare l’ecodistretto per il trattamento dei rifiuti indifferenziati dei comuni di tutta la provincia vibonese.
Nella sua esposizione dei fatti Maragò, che premette di “non voler fare la guerra a nessuno, ma di agire nell’esclusivo interesse della comunità”, si sofferma sulle diverse fasi che hanno caratterizzato la presentazione della sua proposta nella conferenza dei sindaci e contestualmente le modalità con le quali ha formalizzato l’iniziativa ai diversi livelli istituzionali.
A tal proposito ricorda l’“invito del 16 marzo scorso formulato ai consiglieri di opposizione per informarli sullo stato delle cose e sui contenuti del progetto” e di lì a poco l’incontro con i sindaci o loro delegati dei comuni di “Stefanaconi, Filogaso, Maierato, Vazzano e Pizzoni”.

Anche i cittadini per Maragò sono stati tenuti in debita considerazione attraverso quello che “impropriamente è stato definito comizio ma che di fatto è stata un’utile occasione per informarli”.
“A tal proposito – continua – ribadisco la mia convinzione che nel nostro territorio si trovi il sito più idoneo per la realizzazione dell’ecodistretto che deve necessariamente poggiare su due gambe: la piattaforma per il recupero spinto e la discarica di servizio per l’indifferenziato”.
A tal proposito Maragò lancia un affondo contro il sindaco di Vazzano Villì: “non so dove abbia attinto il dato dei cinque anni necessari per la realizzazione dell’impianto. Io mi attengo al piano regionale dei rifiuti che prevede il 2018 come data di avvio ed il 2020 come data di conclusione dei lavori, grazie ad un finanziamento di 45milioni di euro ”.
Riguardo all’annessa discarica di servizio Maragò conferma che “non disponendo l’Ato delle risorse necessarie, sarà realizzata dal soggetto privato che risulterà vincitore del bando pubblico e che, in cambio dell’esecuzione dell’opera, otterrà la gestione per un certo numero di anni a tariffe calmierate”.
Sul potenziale conflitto di interessi in quanto titolare di un contratto di consulenza presso l’assessorato all’Ambiente, nel settore che si occupa proprio dell’attuazione del piano regionale dei rifiuti, Maragò non vede “alcun problema considerato che nell’esercizio della funzione di sindaco mi sono esclusivamente premurato di indicare un sito idoneo”.
“La decisone finale non spetterà a me – conclude Maragò – ma all’Ato nella sua collegialità e quindi senza nessun potere di condizionamento da parte mia”.
(Raffaele Lopreiato)