SANT‘ONOFRIO: DISCARICA IL PD SMORZA I TONI, LE OPPOSIZIONI RILANCIANO SUL METODO E SUL MERITO.
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(SANT‘ONOFRIO) Rimane acceso il confronto tra le forze politiche ed i cittadini sulla paventata apertura in località Palombara di una discarica privata affiancata da un impianto pubblico per il trattamento dei rifiuti indifferenziati.
A lanciare la proposta, nei giorni scorsi, il sindaco Onofrio Maragò durante l’assemblea dei sindaci vibonesi ricadenti nell’Ato che dovrà occuparsi della gestione associata del ciclo dei rifiuti.
Si tratta di un film già visto dalla comunità santonofrese che a cavallo tra il 2013 ed il 2014 si trovò ad affrontare un altro “allarme discarica” per un progetto allora presentato da una società privata che avrebbe voluto realizzare un enorme impianto per lo smaltimento di “rifiuti pericolosi e non”.

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Allora le forze politiche e l’amministrazione Rodà, stimolate anche da un agguerrito comitato “NO Discarica”, riuscirono alla fine a fare fronte comune bloccando il progetto ormai in fase avanzatissima.
Tra i più attivi sul fronte antidiscarica il Partito Democratico, oggi alla guida del Comune.
Un’incongruenza solo apparente a sentire Giuseppe Ruffa, allora come oggi segretario cittadino.
“Considerato che i rifiuti cosiddetti pericolosi sono stati eliminati dal progetto – specifica Ruffa – non ci si può più appellare alla precarietà idrogeologica del sito per bloccare la richiesta di realizzazione di una discarica già presentata dai privati”.
Parole grosse sarebbero comunque volate nel corso dell’incontro voluto dal primo cittadino nel pomeriggio di giovedì scorso per informare della sua proposta i gruppi di minoranza.
Così come nel caso della vicenda relativa all’adesione alla rete Sprar che già dal prossimo 1 luglio dovrebbe portare in paese 20 immigrati richiedenti asilo, anche in questa occasione Salvatore Bulzomì (Rinascita) e Pietro Lopreiato (Per Sant’Onofrio) prima ancora che la sostanza hanno contestato il metodo seguito dal sindaco.

Per entrambi appare “gravissimo” che Maragò “prima formalizza le adesioni nelle sedi istituzionali competenti e solo successivamente le porta per ratifica all’attenzione del consiglio comunale e dei cittadini”.
Dal canto suo il sindaco accusa la minoranza che “arriva alle riunioni prevenuta e irrispettosa del dialogo” e definisce non del tutto “corrispondente alla realtà” la versione dei fatti fornita.
Bordate arrivano infine anche da Antonio Rizzo, già sindaco del comune limitrofo di Filogaso, che definisce “assurdo” l’atteggiamento di Maragò considerato che “queste discariche sarebbero una jattura per la nostra salute ed il territorio”.
(Raffaele Lopreiato)