SANT’ONOFRIO:MARAGO’ E RUFFA REPLICANO A MUSO DURO MA LA MINORANZA RIBADISCE LE ACCUSE.
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(SANT‘ONOFRIO) Nel comune di Sant’Onofrio tutto si “svolge alla luce del sole e nel pieno rispetto della legalità”.
Da questo assunto parte il sindaco Onofrio Maragò per la veemente replica ai consiglieri di minoranza Salvatore Bulzomì e Pino Arcella che nelle scorse settimane avevano fortemente criticato le “modalità di preparazione e di gestione delle sedute” tanto da arrivare ad invocare il “ripristino delle regole democratiche all’interno del consiglio comunale”.
Tra le cause all’origine della presa di posizione si lamentava il “sistematico svilimento del ruolo della conferenza dei capigruppo, con la ratifica di ordini del giorno già preconfezionati e senza tenere in alcun conto le istanze provenienti dalla minoranza”.
La replica del primo cittadino arriva puntuale nel corso dell’ultima seduta di consiglio comunale con la pesante accusa di “scarsa agibilità democratica” rispedita al mittente.

“E’ un’accusa infondata e pretestuosa – specifica Maragò – e sfido i consiglieri del gruppo Rinascita a dimostrare, e nel caso a denunciare, gli atti illegittimi di loro conoscenza adottati da questa amministrazione”.
In apertura di seduta anche il presidente del consiglio Giuseppe Ruffa interviene sull’argomento, peraltro inserito al primo punto dell’ordine del giorno dei lavori.
Ruffa stigmatizza l’atteggiamento del gruppo Rinascita che su argomenti afferenti l’“operato della presidenza anziché privilegiare il consiglio comunale quale luogo centrale del dibattito democratico e politico” preferisce fare ricorso al comunicato stampa quale “amplificatore di affermazioni non veritiere e spesso contraddittorie”.
Entrando nel merito delle contestazioni, Ruffa smonta i rilievi mossi da Bulzomì e Arcella ricordando che “contrariamente a quanto riportato dai giornali, la conferenza dei capigruppo è stata sempre convocata”.
Ciò è avvenuto anche nel caso specifico del penultimo consiglio comunale allorquando la “conferenza è stata convocata su mia delega e per come da regolamento dal consigliere anziano Mattioli che, nella mattinata del 28 dicembre, ha atteso per ore l’arrivo dei capigruppo di opposizione ma la seduta è andata deserta”.
Altrettanto pretestuosa appare la lamentela sullo svolgimento della seduta in questione.
Per Ruffa “rispettare gli orari di convocazione del consiglio e chiudere i lavori dopo la votazione dell’ultimo punto all’ordine del giorno non significa minare la democrazia ma esaltarla nel pieno rispetto dello Statuto e dei regolamenti”.
Netta, infine, la replica su altre due questioni sollevate da Bulzomì e Arcella.
Riguardo alla mancata elezione del vicepresidente del consiglio – afferma Ruffa – stante la nostra disponibilità a concederla ad un esponente della minoranza, siamo ancora in attesa che la stessa ci faccia pervenire un segnale”.
Per quanto riguarda poi la commissione di studio sui regolamenti, finita nel mirino del gruppo Rinascita in quanto “affidata ad un esterno, l’ex sindaco Franco Ciancio” e di “dubbia utilità”, il presidente del consiglio ne esalta invece la funzione in considerazione della quantità e della qualità del lavoro svolto come “dimostrano i numerosi regolamenti già elaborati”.
(Raffaele Lopreiato)