SANT‘ONOFRIO: IL GRUPPO CONSILIARE “RINASCITA PER SANT’ONOFRIO” DENUNCIA: SVILITO IL RUOLO DELLA MINORANZA.
(SANT‘ONOFRIO) La preparazione e la gestione delle sedute di consiglio comunale non garantiscono compiutamente i diritti della minoranza.
A segnalarlo, il gruppo consiliare “Rinascita per Sant’Onofrio” composto da Salvatore Bulzomì e Pino Arcella.
I due rappresentanti dell’opposizione denunciano infatti la “scarsa agibilità democratica riscontrata all’interno del civico consesso” che sostiene l’esecutivo di centrosinistra guidato dal sindaco Onofrio Maragò.
A sostegno della loro tesi Bulzomì e Arcella evidenziano il “sistematico svilimento del ruolo della conferenza dei capigruppo da parte della maggioranza, con la ratifica di ordini del giorno relativi ai lavori del civico consesso già preconfezionati e senza tenere in alcun conto le istanze provenienti dai gruppi di minoranza”.

Il gruppo consiliare “Rinascita per Sant’Onofrio”
“Senza dimenticare – continuano i due esponenti politici – che in alcuni casi, addirittura, la conferenza dei capigruppo non viene nemmeno convocata”.
E’ avvenuto ad esempio nel corso dell’ultima seduta allorquando il “presidente del consiglio Ruffa non si è nemmeno preoccupato di contattarci, delegando a tale compito il consigliere Mattioli che nella serata del 27 dicembre ci preannunciava con una telefonata la convocazione per mattina del 29”.
Né può valere, secondo Bulzomì e Arcella, il “carattere straordinario ed urgente della convocazione in quanto si trattava di ratificare una variazione di bilancio adottata dalla giunta lo scorso 28 novembre”.

Il sindaco Onofrio Maragò
Si tratta di un modo di fare che “danneggia le prerogative di controllo proprie della minoranza” per come segnalato nel caso specifico dal gruppo “Rinascita” che evidenzia come la “documentazione relativa alla variazione di bilancio sia stata trasmessa dopo la telefonata di Mattioli e quindi senza consentirci un attento esame delle carte”.
Indicativo di un certo modo di concepire la dialettica istituzionale è anche, a parere della minoranza, il “comportamento tenuto dalla maggioranza in occasione della seduta del 29 dicembre prevista per le ore 10,00”.
“Siamo arrivati in consiglio alle 10,25 circa – specificano Bulzomì e Arcella – ed alla nostra richiesta di intervento ci è stato risposto che i lavori erano già stati chiusi”.
I due esponenti dell’opposizione ammettono di “non comprendere le ragioni di tali atteggiamenti” anche in considerazione del fatto che il “nostro gruppo sin dall’avvio della consiliatura, considerato il conclamato stato di difficoltà finanziaria in cui versa l’ente, si è dimostrato collaborativo e aperto al confronto senza pregiudizi e nel supremo interesse della collettività”.
Da qui l’auspicio che la maggioranza “muti sin da subito il suo atteggiamento favorendo il dialogo ed il ripristino delle regole democratiche all’interno del consiglio comunale”.
“Cosa finora non avvenuta – a detta di Bulzomì e Arcella – come pure conferma la mancata elezione del vicepresidente del consiglio, a differenza invece della celerità dimostrata nella costituzione di una Commissione per la modifica dei regolamenti di dubbia utilità la cui presidenza è stata assegnata ad un esterno, nella fattispecie l’ex sindaco Franco Ciancio”.
(Raffaele Lopreiato)