FILOGASO: CINGHIALE CAUSA INCIDENTE STRADALE SULLA PROVINCIALE CHE DA FILOGASO CONDUCE A SANT’ONOFRIO
(FILOGASO) Ennesimo incidente stradale causato da un cinghiale.
A farne le spese, stavolta, un giovane automobilista che nella serata di martedì scorso stava percorrendo la provinciale che da Filogaso conduce a Sant’Onofrio.
L’automobile aveva da poco oltrepassato il bivio direzione Vazzano che andava ad urtare violentemente contro un cinghiale di grossa stazza che in quel momento stava attraversando la strada.

Incidente stradale causato da un cinghiale
Solo la prontezza di riflessi e la velocità non elevata scongiuravano rischi maggiori riguardo l’incolumità fisica del guidatore che, nonostante l’inaspettata “sorpresa”, riusciva ad evitare che l’auto finisse fuori dalla carreggiata e se la cavava con qualche leggera contusione.
Notevoli invece i danni riportati dall’autoveicolo, un Mercedes classe B, quantificati in oltre tremila euro.
A prestare assistenza sul posto, oltre ad alcuni automobilisti di passaggio, i carabinieri della vicina stazione di Maierato ed il servizio veterinario dell’Asp di Vibo Valentia che si occupava dello smaltimento della carcassa dell’animale rimasto ucciso dal violento impatto.
Ancora una volta, quindi, è stata messa a repentaglio la vita di un automobilista che ha avuto la sfortuna di trovarsi di passaggio “nel posto sbagliato, nel momento sbagliato”, nella fattispecie durante una delle scorribande di cinghiali che orami da diversi anni stanno letteralmente devastando l’intera provincia vibonese.
In particolare, il vasto territorio compreso tra il Parco delle Serre e l’Oasi dell’Angitola, l’area nella quale considerati gli stringenti vincoli di tutela naturalistica cui è assoggettata, i cinghiali trovano le condizioni ideali per proliferare e trovare rifugio dopo le scorribande notturne che li portano a percorrere distanze superiori ai 30 chilometri.
Non cessa quindi la situazione di allarme sociale causata dall’incontrollato proliferare di questi ungulati che oltre a ridurre allo stremo l’agricoltura si stanno rivelando sempre più un concreto pericolo per i cittadini.
Una situazione che si protrae ormai da anni senza che all’orizzonte si intraveda una possibile soluzione.
E ciò chiama pesantemente in causa tutti i soggetti istituzionali che avrebbero “dovuto e potuto” dare risposte risolutive.
A partire dalla classe politica provinciale e regionale segnalatasi per la sua insipienza nelle rituali passerelle convegnistiche.
Sterile ed inefficace si è poi rivelata l’azione delle organizzazioni di categoria degli agricoltori, per non parlare delle associazioni ambientaliste che non hanno lesinato interventi demagogici quanto surreali a difesa dei “diritti” dei cinghiali.
In tale contesto, l’unico spiraglio di concretezza appare la strada intrapresa dal “Comitato civico per la difesa dell’agricoltura” da poco costituitosi a Maierato.
Apertamente appoggiato dal sindaco Danilo Silvaggio il comitato, che ha valenza comprensoriale, è riuscito ad attivare un canale diretto di confronto con il consigliere regionale delegato all’agricoltura Mauro D’Acri al fine di concordare valide azioni di contrasto al fenomeno apparentemente inarrestabile di proliferazione dei cinghiali.
(Raffaele Lopreiato)