SANT’ONOFRIO: LA NATIVITÀ DI SANT’ONOFRIO ARRIVA IN VATICANO

ROMA: La delegazione santonofrese consegna il Presepe a Mons. Vigano’ (secondo da sinistra)
(SANT’ONOFRIO) Nel solco di una tradizione ormai ventennale la “Bottega del Presepe” di via Melissandra, ideata ed animata da un autentico appassionato di arte presepistica come Nicola Argirò, riesce anno dopo anno nell’intento di realizzare un “piccolo miracolo”.
Frutto di un lavoro certosino che si protrae per alcuni mesi, la “magia del Natale” prende lentamente forma.
Materiali inerti ed apparentemente insignificanti quali sughero, pacchetti di cartone, rametti di legno e oggetti di metallo di ogni foggia si trasformano nelle case, grotte e percorsi che andranno a comporre l’artistico presepe capace di riattualizzare il “messaggio divino” che, con la nascita di Gesù Salvatore, più di duemila anni fa “sconvolse” nel segno dell’amore e della fratellanza l’intera umanità.
In questa suggestiva ambientazione viene infatti collocata la Sacra Famiglia ed i diversi personaggi che animano la Natività, direttamente acquistati a Napoli presso le botteghe dei più valenti artigiani del quartiere di San Gregorio Armeno.
I presepi che prendono forma non rimangono una realizzazione fine a sé stessa ma si concretizzano di volta in volta in donazioni che nel tempo hanno avuto come destinatarie la Parrocchia, il Nuovo Complesso Penitenziario di Vibo Valentia e la CEI (Conferenza Episcopale Italiana) con sede in Roma.
Anche quest’anno il pregevole presepe, alla cui realizzazione oltre ad Argirò hanno contribuito Salvatore Dinatolo, Giorgio Riga, Pasquale Santaguida ed un nutrito gruppo di collaboratori, ha preso la via della Capitale con destinazione finale via Della Conciliazione 5, ad un tiro di schioppo dalla Basilica di San Pietro.
Qui, infatti, il presepe ha varcato il grande portone del palazzo vaticano sede della “Segreteria per la Comunicazione”, il dicastero voluto da Papa Francesco nel giugno 2015 per riformare il sistema comunicativo della Santa Sede ponendo a capo il Prefetto mons. Dario Edoardo Viganò.
E proprio mons. Viganò ha accolto calorosamente la delegazione santonofrese ringraziandola per il “dono molto bello che ci arricchisce spiritualmente”.
“Il vostro gesto di amicizia – ha proseguito mons. Viganò – rende ancora più speciale il nostro Natale, che non è una conquista, meno ancora una pretesa, ma semplicemente un dono, il dono di Dio che non chiede nulla”.
Intenso e partecipato si è rivelato il momento della benedizione del presepe con direttori e dipendenti del dicastero che con gli “amici santonofresi” si sono ritrovati accomunati nella “preghiera per Papa Francesco” e nella “gratitudine per la presenza costante di Dio nella nostra storia”.
Mons. Viganò, in particolare, nel momento del commiato ha voluto rimarcare come “avere accanto al mio studio il presepe mi rende certo di essere ricordato nella preghiera dagli amici di Sant’Onofrio e mi permette, insieme ai miei collaboratori, di pregare ogni giorno per loro, le famiglie e l’intero paese”.
(Raffaele Lopreiato)