SANT‘ONOFRIO:COMUNE DI SANT’ONOFRIO SULL’ORLO DEL DISSESTO
(SANT‘ONOFRIO) Continuano ad addensarsi nubi nere sulla situazione finanziaria del comune di Sant’Onofrio.
Un primo assaggio della condizione di estrema difficoltà in cui versano le casse dell’ente il sindaco Onofrio Maragò lo aveva avuto all’atto dell’insediamento.
In quell’occasione il nuovo consiglio comunale, oltre a prendere atto delle dimissioni del revisore dei conti dopo che lo stesso aveva espresso parere negativo sui documenti contabili in fase di approvazione, si era visto recapitare una nota “esplosiva” da parte della Corte dei Conti.

Da sx Giuseppe Ruffa(presidente consiglio) Onofrio Maragò (Sindaco) e Maria Elisa Marcello (vicesindaco)
Di fatto, l’organo di giurisdizione contabile segnalava “molteplici incongruenze” sull’ultimo quinquennio di gestione dell’ente ed in particolare nell’esercizio finanziario 2014 con lo “sforamento di ben cinque parametri di riferimento su un totale di dieci”.
Una situazione delicatissima, quindi, che induceva l’amministrazione Maragò ad una scelta sofferta ma necessaria per salvaguardare il comune dal dissesto: procedere all’approvazione, con i soli voti della maggioranza, del conto consuntivo 2015 e del bilancio di previsione 2016 che pure erano di pertinenza dell’amministrazione uscente.
Partendo da queste considerazioni il primo cittadino, aprendo la discussione sul punto specifico all‘ordine del giorno in occasione della seduta di giovedì scorso, ha ragguagliato il consiglio sulle novità sopraggiunte con l’ulteriore nota della Corte dei Conti.
La missiva, che reca la data del 27 ottobre scorso, sollecita all’amministrazione comunale la produzione di ulteriori integrazioni circa le anomalie riscontrate nel rendiconto di gestione 2014.
A tal proposito il sindaco ha confermato la “gravosità della situazione” tanto da indurlo ad avocare a se la “responsabilità diretta dell’area servizi finanziari”.
Contestuale anche la riorganizzazione degli uffici mediante il ricorso a professionalità esterne.
Entrando nel merito della questione, Maragò ha evidenziato come parte delle osservazioni della Corte dei Conti siano già state riscontrate dall’ente, fermo restando che “ci si è già attivati a chiedere un incontro con la relatrice del provvedimento per poter spiegare direttamente il nostro modus operandi”.
“In particolare – ha ribadito il primo cittadino – illustreremo la politica di risanamento in atto con il previsto prepensionamento di alcuni dipendenti e l’aumento del gettito che deriverà dalla riorganizzazione della riscossione dei tributi”.
Maragò, comunque, non ha minimizzato le difficoltà che scaturiscono anche dalla “difficile situazione debitoria ereditata” citando al riguardo i “350mila euro di arretrati dovuti ad Enel ed i 250mila da pagare sempre ad Enel per i consumi del solo 2016 a fronte di una posta di bilancio prevista di soli 115mila euro”.
Dai gruppi di opposizione si è fatto sentire Salvatore Bulzomì, capogruppo di “Rinascita per Sant’Onofrio” che nel rimarcare la “situazione difficilissima del comune già evidenziata in campagna elettorale” fonda la “nuova richiesta della Corte dei Conti sulla presupposta carenza dei precedenti chiarimenti forniti dall’ente”.
“Da parte nostra – ha concluso l’esponente della minoranza – non mancherà un supplemento di assunzione di responsabilità nell’azione di risanamento del comune anche se ci duole constatare che ad oggi le cose non stanno andando nella giusta direzione”.
(Raffaele Lopreiato)