SANT‘ONOFRIO: UNA NUOVA REALTA’ SUSCITA SPERANZA A SANT’ONOFRIO. PRESENTATA UFFICIALMENTE LA COOPERATIVA SOCIALE DI COMUNITÀ “SANT’ONOFRIO 3.0”

(Da sx: Onofrio Maragò, Angela Robbe, Francesco Carchedi e Michele Mirabello)
(SANT‘ONOFRIO) La cooperativa sociale di comunità “Sant’Onofrio 3.0” si presenta ufficialmente alla cittadinanza.
E’ avvenuto nella serata di lunedì scorso, nel corso di una partecipata manifestazione svoltasi nei locali del centro di aggregazione “Falcone-Borsellino” individuato tra l’altro, grazie all’assegnazione di alcuni locali da parte dell’amministrazione comunale, come sede istituzionale della cooperativa.
Tra i presenti, oltre ai rappresentanti del mondo sindacale e associazionistico, tanta gente comune.
Un interesse suscitato probabilmente da una duplice ragione.
Da un lato l’attenzione che riscuotono iniziative come questa mirate a fornire tutela ed assistenza alle fasce socialmente più deboli.
Dall’altro, le probabili ricadute occupazionali che in tanti legittimamente si attendono quando la cooperativa fresca di presentazione inizierà a svolgere la proprie attività di scopo.
A fare gli onori di casa, il presidente Francesco Carchedi con un’articolata relazione introduttiva che ha toccato tutti i punti relativi alla mission della cooperativa di comunità “Sant’Onofrio 3.0”.
In particolare il presidente, dopo aver annunciato l’adesione alla Lega delle Cooperative, ha illustrato la ragione costitutiva e le prospettive di un “impegno sempre e comunque finalizzato al miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini” individuati come “unici azionisti di riferimento”.
Entrando nel merito delle attività previste, Carchedi ha focalizzato la sua attenzione sulle “esigenze prioritarie dei cittadini” ed in particolare su quei profili socio-assistenziali per i quali la “pubblica amministrazione non riesce a soddisfare, in toto o in parte, le richieste”.
Da qui la preannunciata volontà di collaborare “in primis con l’amministrazione comunale” anche se non mancheranno i progetti promossi in proprio per alleviare evidenti “situazioni di svantaggio sociali presenti sul territorio”.
Apprezzamento e condivisione per l’iniziativa è stata espressa dal sindaco Onofrio Maragò che, a scanso di equivoci, ha subito tenuto ad evidenziare che quella appena costituita “non è la cooperativa dell’amministrazione comunale”.
Ad essa, comunque la sua amministrazione farà riferimento per l’erogazione o implementazione di servizi pubblici.
A tal fine, Maragò ha citato la delibera di giunta del 16 novembre scorso con la quale si formalizza il ricorso alla cooperativa sociale per l’erogazione di importanti prestazioni.
“Si tratta – ha specificato il sindaco – di un atto preliminare in attesa che i diversi settori reperiscano le necessarie risorse finanziarie”.
Nello specifico, alla cooperativa potranno essere affidati i servizi di “cura verde pubblico e patrimonio, sostegno e supporto dei servizi cimiteriali, manutenzione dei beni comunali, raccolta differenziata dei rifiuti, trasporto scolastico degli alunni disabili”.
Imminente è poi l’assegnazione di un progetto di “Servizi alla persona e assistenza specialistica agli alunni disabili nelle fasi dell’apprendimento scolastico” per il quale l’ente ha già accantonato le necessarie risorse finanziarie.
“Sarà questo il primo banco di prova della cooperativa di comunità” ha evidenziato Maragò che al contempo ha esortato tutti i cittadini a sentire come loro questa iniziativa.
“Tutti insieme dovremo renderci protagonisti di questa avventura volta al progresso del nostro paese – ha concluso il primo cittadino – condividendone spirito e finalità”.
Alla manifestazione erano anche presenti Michele Mirabello, presidente della commissione regionale per le politiche sociali, e Angela Robbe, presidente di Lega Cooperative Calabria, che nei loro interventi hanno fatto il punto sullo stato e sulle potenzialità della cooperazione sociale.
(Raffaele Lopreiato)